Alcaraz, tutto quello che c’è da sapere sul colpo della Juve

« Es el viaje que has soñado toda tu vida», gli hanno scritto sui social gli amici di La Plata e di Avellaneda. La Juve è il viaggio che Carlos Alcaraz stava aspettando, perché questa maglia ha un fascino speciale per un argentino: un club che era la famiglia di Sivori e Tevez, Higuain e Dybala. Un appuntamento con il destino che si è saputo costruire da quando i suoi genitori, il papà Ata e la mamma Amalia, lo accompagnavano al treno per raggiungere gli allenamenti del Racing Under 15, nel centro sportivo “Tita Mattiussi”. La Juve è un bacio dal cielo. La svolta nella trattativa è avvenuta martedì notte: le visite effettuate in una clinica di Londra, l’aereo prenotato per Torino, i documenti per il visto e l’arrivo nella giornata di oggi a Caselle. Ha un doppio obiettivo: farsi scoprire subito da Allegri e andare in panchina domenica nella sfida con l’Inter. Tre giorni da favola, senza respiro, quelli di Alcaraz, mezzala o trequartista, argentino, cresciuto nel Racing di Avellaneda, che vanta un settore giovanile in grado di fare concorrenza al River Plate e al Boca Juniors: una società che ha lanciato Claudio Lopez, Diego Milito, Lautaro Martinez e Rodrigo De Paul. I suoi primi tecnici sono stati Mauro Gerk, Diego Cocca ed Eduardo Coudet. Eccolo qui, Charly, come lo chiamavano già ai tempi della scuola, a La Plata. È il nuovo investimento della Juve: ventuno anni, un metro e 83, destro naturale. Accordo chiuso in poche ore con il Southampton, terzo in Championship e in lotta per la promozione in Premier League: un affare da 53 milioni, 3,6 milioni per il prestito e altri 49,4 se i dirigenti bianconeri decideranno di esercitare a giugno il diritto di riscatto. Un’intuizione di Giuntoli: ricorda il colpo realizzato dal manager durante l’avventura a Napoli, in occasione dell’acquisto di Anguissa, preso con la stessa formula nella fase finale del mercato estivo del 2021. E da un altro club, il Fulham, che era appena retrocesso in Championship. La Juve l’ha preferito a Jordan Henderson, che ha firmato poi con l’Ajax.

Gago e Mascherano

A Natale del 2022 era entrato nei piani dell’Inter e del Milan. Alla fine, però, il presidente del Racing, Victor Blanco, aveva deciso di cederlo al Southampton per 13,6 milioni di euro, garantendosi il 15% della futura rivendita di Charly. In Argentina lo paragonano a Gündogan, che ha contribuito alla scalata del Manchester City e ora gioca nel Barcellona. Viene avvicinato al tedesco per tre motivi: la velocità nella lettura del gioco, la ricerca del passaggio filtrante e i tempi giusti in fase di inserimento. Otto gol e cinque assist nel Southampton. Dodici reti nel Racing, dove era stato scoperto e valorizzato da Fernando Gago, ex mediano-regista del Boca Juniors, del Real Madrid e della Roma. Tra i suoi estimatori figura anche Javier Mascherano, che l’ha convocato tre volte nella nazionale Under 23. Giocava con Federico Redondo, ventuno anni, talento dell’Argentinos e figlio di Fernando, che ha lasciato un ricordo splendido al Santiago Bernabeu, prima di legarsi al Milan e di rinunciare allo stipendio a causa dei suoi problemi fisici.

Dietro a Lautaro

Carlos Alcaraz è la seconda plusvalenza più ricca nella storia del Racing, dopo quella garantita da Lautaro Martinez. Ha avuto come direttore sportivo Diego Milito. Nel diario del suo profilo Instagram ha inserito due foto accanto a Leo Messi e a Lautaro Martinez. Mezzala o trequartista, ma anche play classico: tante sfumature, una ragione in più che aveva spinto i giornalisti argentino ad avvicinarlo, per stile e caratteristiche, a Gündogan. In questa stagione ha realizzato tre gol in Championship contro il Birmingham, il Blackburn e il Plymouth Argyle. Ha segnato anche nel primo turno di Coppa di Lega contro il Gillingham. All’inizio di gennaio, dopo un colloquio con il tecnico Russell Martin e il direttore sportivo Jason Wilcox, aveva manifestato il desiderio di cambiare squadra. In campionato è stato impiegato, nel 2024, solo per quattordici minuti nelle partite con il Norwich e lo Sheffield Wednesday, restando in panchina con lo Swansea. Mentre in Coppa d’Inghilterra si è distinto, con due assist, nel match vinto per 4-0 sul Walsall. E domenica scorsa si è fatto apprezzare anche nel pareggio (1-1), al Vicarage Road, lo stadio del Watford, giocando come mezzala destra nel 4-3-3.


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